Vitamina B e dolore oculare
L’occhio secco è una malattia multifattoriale della superficie oculare, caratterizzata dalla perdita dell’omeostasi del film lacrimale, con conseguenti sintomi dovuti alla sua instabilità, quali bruciore, senso di corpo estraneo e dolore. Dell’occhio secco e delle sue cause ne parliamo diffusamente QUI.
Occhio secco e dolore
Come già descritto nel relativo articolo (disponibile QUI) il dolore viene trasmesso dagli assoni periferici del nervo Trigemino, innervanti la congiuntiva e la cornea, che è uno dei tessuti più densi di noicicettori (recettori del dolore), avendone, infatti, ben cento volte più del derma. Ne consegue che temperatura, tatto e dolore sono trasmessi da queste terminazioni nervose in maniera esasperata. Tutti i danni dell’epitelio corneale, pertanto, portano a sintomi come dolore e fotofobia, anche perché questi recettori non sono mielinizzati, dunque risultano essere notevolmente sensibili. Il dolore, in sintesi, è dovuto a una neuropatia della superficie oculare (per intenderci, il Trigemino è lo stesso nervo del mal di denti).
Vitamina B1 (tiamina) e B12 (Mecobalamina)
La vitamina B1 e la vitamina B12 sono neurotrofiche. Inducono la proliferazione delle cellule di Schwann e la favoriscono la riparazione dei nervi e hanno anche effetti analgesici. La cobalamina è anche utile nelle neuropatie periferiche e nel dolore post chirurgico. Il meccanismo sarebbe nel favorire il trasporto assonale e i metabolismo dell’acido nucleico. Potrebbero anche attivare i recettori oppioidi e aumentare i livelli di serotonina. Infine la vitamina B12 avrebbe effetti antiossidanti e antinifammatori. Come altri composti naturali e vitamine quindi ha numerosi effetti benefici.
Un recente studio su vitamina B e dolore nell’occhio secco
L’integrazione di vitamina B1 e Mecobalamina in pazienti con occhio secco, sia unitamente a colliri cortisonici che singolarmente, ha migliorato significativamente la sintomatologia dolorosa, maggiormente nei maschi. Lo riporta qualche recente studio. L‘associazione cortisonico + vitamina B è più efficace dell’uso singolo del cortisone o della vitamina B, portando a pensare a una amplificazione degli effetti anche sui mediatori infiammatori quali interleukine (IL-1) e TNF-alfa, che oramai stiamo imparando a conoscere (i meccanismi immunitari e le interleukine della infiammazione sono descritte nella relazione sul microbiota e il razionale delle infiammazioni sistemiche di basso grado, QUI). E’ importante sottolineare che durante la rigenerazione neuronale i nervi danneggiati possono provocare dolore spontaneo; ci vuole quindi pazienza nell’attendere i risultati delle terapie.
La vitamina B può essere utile nel trattamento della secchezza oculare
L’occhio secco, dry eye, essendo una malattia multifattoriale richiede molta attenzione nell’inquadramento e nella proposta terapeutica (QUI). I trattamenti sono descritti in questa pagina, inutile ripeterli qui. Ricordiamo solo qui che si va dalle lacrime artificiali, ai cortisonici, agli antinfiammatori, all’autosiero (clicca QUI) fino alla ciclosporina in collirio (QUI). L’integrazione di vitamina B e di Mecobalamina, in aggiunta, possono essere un valido aiuto e supporto per il miglioramento dei sintomi. Dunque, uno/due mesi di trattamento con integratori, acquistabili in farmacia, è un tentativo che va sicuramente fatto, sperando in risposte positive.
la dieta deve essere comunque bilanciata
Non bisogna infine dimenticare l’effetto protettivo della dieta, come discusso ampiamente in questo articolo. E’ necessario, infatti, assumere alimenti adeguati e avere una alimentazione sana e bilanciata, al fine di evitare di infiammare l’intestino, per non creare squilibri immunitari originati dal microbiota intestinale (QUI).
Analisi Multidisciplinare
È fondamentale comunque, al fine di impostare la corretta terapia, l’analisi attenta dello stile di vita per trovare tutti i fattori ambientali o intrinseci della persona che possono portare all’aumento dei livelli infiammatoria generale dell’organismo. La valutazione spesso è multidisciplinare, coinvolgendo anche reumatologo, gastroenterologo, dermatologo e altre figura mediche. In un prossimo futuro, infine, anche l’analisi del microbioma oculare potrà aiutare nell’inquadramento clinico e nelle terapie.
Principali fonti di vitamina B utili nell’occhio secco
Non è compito nostro indicare i regimi dietetici, poiché rimandiamo a medici ferrati in questo campo. In linea di massima, comunque, alimenti a maggior quantità sono le verdure a foglia verde, il lievito e il fegato. E’ presente, in misura minore, anche in cereali integrali, frutta, legumi. La vitamina B12 (cobalamina), invece, è naturalmente presente solo in cibi di origine animale (uova, pollo). Come sempre una alimentazione variegata secondo i principi della piramide alimentare sarà efficace nella fase di mantenimento. Qualche integratore per un carico iniziale, invece, può essere necessario.
Dott. Alberto Lanfernini – Oculista
Faenza – Ravenna – Riolo Terme – Pesaro
Dott.ssa Annalisa Moscariello – Oculista
Ravenna – Faenza – Pesaro