ostruzione e stenosi vie lacrimali
Le vie lacrimali sono dei piccoli canalini deputati al drenaggio delle lacrime. Una volta infatti prodotte dalle ghiandole lacrimali, principale e accessorie, le lacrime, dopo avere eseguito le loro funzioni, vengono allontanate dalla superficie oculare attraverso questi canali, sia con meccanismo passivo, quindi per gravità, sia con meccanismo attivo, attraverso il pompaggio dell’ammiccamento delle palpebre.
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Cosa succede se si chiudono le vie lacrimali
Le vie lacrimali a volte si possono chiudere, restringere, o presentare ostacoli al deflusso temporanei, come per esempio la presenza di muco eccessivo. Questa ultima condizione, ad esempio, è frequente negli allergici, dal momento che risulta una sovraproduzione di muco, o nella dermatiti e nei soggetti con pelle grasse, sempre a causa di eccessivo muto.
Nei bimbi a volte il canale lacrimale non si apre spontaneamente entro i primi 8 mesi di vita, e, in questo caso, l’intervento è necessario.
I sintomi, a seconda della intensità della ostruzione, sono:
- senso di secchezza oculare, di presenza di attrito
- lacrimazione eccessiva,
- “appicicaticcio” e secrezione frequente mucosa,
- rossore dell’occhio ricorrente,
- bruciore,
- calazi e orzaioli frequenti,
- dolorabilità e dolore radice del naso,
- gonfiore palpebrale,
- rossore bordo palpebrale,
- lago lacrimale, cioè presenza di eccesso dislacrima
- epifora, fuoriuscita di lacrima sulle guance
- dacriocistite, cioè infiammazione del sacco lacrimale con dolore, rossore e gonfiore alla radice del naso.
La stenosi e l’occlusione del canalino lacrimale sono condizioni frequenti, che si presentano spesso negli anziani, quando i tessuti non sono più elastici. Talvolta però anche i giovani ne sono affetti, specialmente allergici e che hanno presentato in passato blefariti o interventi alle palpebre come l’asportazione di calazi. Il microbioma oculare, fondamentale per la salute dell’occhio, è spesso alterato, oltre a quello intestinale, in questi soggetti.
Cosa si può fare
per migliorare le vie lacrimali
Innanzitutto è necessario individuare le cause che portano a infiammazioni locali, congiuntivali e palpebrali, e a dislacrimie (muco, secchezza, allergie, blefariti, calaziosi, eccetera). Fondamentale quindi trattare per tempo tali condizioni (trovate approfondimenti QUI).
Come terapia della occlusione delle vie lacrimali (almeno per le forme reversibili, come quella da muco o da stenosi) utili sono i lavaggi delle vie lacrimali periodici con soluzione fisiologica, che l’oculista può eseguire in sede di visita (completamente indolore e rapido).
Occlusione completa delle vie lacrimali
Se è presente occlusione delle vie lacrimali si può decidere di operare, in base alla intensità dei disturbi. La diagnosi si esegue tramite lavaggio, esame obbiettivo con visita oculistica, e Dacriocistorinografia, un esame radiologico che evidenzia le ostruzioni e i restringimenti delle vie lacrimali.
Tipi di intervento per ostruzione vie lacrimali:
- Intubazione bicanalicolare delle vie lacrimali
- Intervento estremamente minivasivo basato sull’inserimento di un sottile sondino di silicone attraverso i puntini lacrimali, che viene fatto scorrere dentro le vie lacrimali naturali fino alla fuoriuscita e sua stabilizzazione a livello del pavimento nasale (è una sorta di “cateterismo”)
- DacrioCistoRinostomia (DRC) per via endoscopica endonasale (ossia senza cicatrici esterne del viso)
- Finalità: creare una via alternativa al deflusso lacrimale dall’occhio alla cavità nasale, quando è chiuso il dotto naso lacrimale
Modalità:- Attraverso la narice del lato malato (endonasale) e con tecnica endoscopica, si crea una apertura (stomia) fra il sacco lacrimale e la cavità nasale
- l’intervento non richiede tamponamento nasale
- Finalità: creare una via alternativa al deflusso lacrimale dall’occhio alla cavità nasale, quando è chiuso il dotto naso lacrimale
- Degenza:
o Ricovero ed intervento in anestesia generale
o Dimissione in serata (intubazione) o la mattina successiva (DCR)
A San Pier Damiano Hospital Faenza e gli autori di questo articolo, dot. Alberto Lanfernini e Dot.sa Annalisa Moscariello, collaborano con specialisti di altre branche per tentare di offrire soluzioni multidisciplinari in caso di sospetta ostruzione delle vie lacrimali. Nel caso specifico collaboriamo frequentemente con il dot. Aldo Campanini, specialista in Otorinolaringoiatria.
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Chi sono
Dott. Alberto Lanfernini – Oculista
Faenza – Ravenna – Riolo Terme – Pesaro
Chi sono
Dott.ssa Annalisa Moscariello – Oculista
Ravenna – Faenza – Pesaro