Mascherine ffp pelle e occhi
A seguito di questa situazione emergenziale, molti di noi sono obbligati (o autonomamente indotti) ad usare mascherine protettive per proteggere gli altri e se stessi da eventuali contagi, come prevenzione della Sars Cov 19. Questi dispositivi, benché utili, possono provocare disagi e irritazioni al viso, pelle e occhi. Insieme alla dott.ssa Emanuela Fogli (medico dermatologo a Faenza), che già ha scritto per noi riguardo le dermatiti da contatto e aeromediate, e le blefariti associate a rosacea (rosacea oculare), abbiamo pensato dunque di proporre qualche suggerimento anche in tema di mascherine e infiammazioni del viso e occhi.
Tipi di mascherine FFP
Le mascherine che vanno per la maggiore sono di due tipi: le chirurgiche, con capacità filtrante verso l’esterno, spesso di colore verde o azzurro; e le filtranti , FFP1, FFP2, FFP3, con o senza valvola.
Mascherine e protezione della pelle del viso
Iniziamo parlando delle mascherine filtranti, le più irritanti per il volto. Esse sono le più rigide e creano molta umidità nella zona coperta. Nonostante siano fatte con materiale ipo-allergenico, o almeno dovrebbero esserlo, l’uso intensivo e ricorrente può portare ad affezioni cutanee. Talvolta anche l’uso associato dei disinfettanti fai da te può aggravare i disturbi disturbi, dal momento che sostanze tossiche spruzzate sulle mascherine possono essere poi trasmesse per contatto al volto, occhi, naso e inalate (dermatiti DIC e DAC – link).
E’ utile proteggere dunque la zona di contatto tra maschera, elastico e volto, usando creme barriera nei punti critici, o un cerotto di carta traspirante. Inoltre dopo l’utilizzo inoltre sarebbe utile detergere e idratare le zone più sensibili, con, per esempio, estratti di calendula o camomilla. Sapete bene come nel nostro sito siamo profondamente convinti dell’efficacia dei rimedi naturali per occhi e pelle, come trovate qui (link).
Mascherine e trucco – cosmetici
Dei cosmetici e dei loro rapporti con gli occhi abbiamo già scritto qualche nota in una pagina dedicata (link). A parte il consiglio di usare poco trucco insieme alla mascherine per il possibile concomitante apporto di germi tramite i cosmetici, e di evitare creme occlusive, il consiglio è di usare prodotti idratanti prima dell’uso della mascherina, e associare un cosmetico lenitivo anti-arrossamento dopo l’uso. Talvolta possono esserci delle follicoliti intorno alla bocca, cioè delle infezione dei follicoli piliferi con conseguente comparsa di foruncoli di colore rosso: in questo caso, dopo consulto con il dermatologo, potrebbe essere utile un antimicrobico. Questa proliferazione batterica è facilitata dal ricircolo di aria che porta batteri da naso e bocca e dalla umidità alta locale che ne facilita l’attecchimento e lo sviluppo.
Che trucchi e cosmetici usare per la mascherina
E’ necessario quindi, nel caso ci si voglia comunque truccare, usare una crema colorata con effetto idratante, ma si possono usare anche terra e fard.
Non è bene invece usare fondotinta coprenti e molto cremosi. I cosmetici per gli occhi possono essere dannosi in quanto serbatoio potenziale di batteri e germi vari. Trovate i consigli generici per la protezione degli occhi e l’uso dei cosmetici in questa pagina dedicata.
Come pulire la pelle del volto e gli occhi dopo l’uso di mascherina
Da quanto esposto è fondamentale quindi usare acque micellari per struccarsi, o, in caso di pelle secca anche creme lavanti e latti detergenti. I prodotti dovrebbero essere emollienti restitutivi e lenitivi, a risciacquo dopo qualche minuto, per lasciare il tempo di espletare il loro effetto calmante sulle irritazioni. Inutile ricordare che è fondamentale la sera eliminare trucchi e cosmetici insieme alle impurità quotidiane. Gli antimicrobici sono sconsigliati, a meno di consulto dermatologico in qualche caso.
Mascherine e occhi: blefariti e congiuntiviti
Come abbiamo spiegato nell’articolo relativo alle blefariti (QUI), tutti i fattori irritanti ambientali rivestono una grande importanza in quanto possono diventare fattori pro-infiammatori. La mascherina dunque, rimandando continuamente l’aria verso il viso, oltre ad appannare gli occhiali come vedremo in seguito, può irritare la pelle e gli occhi. Della pelle abbiamo già parlato. Vediamo ora come proteggere gli occhi dall’uso di mascherine.
COngiuntiviti da mascherine
I fattori aerosol diretti agli occhi possono alterarne la barriera lacrimale, producendo quindi una instabilità che mina la difesa degli occhi e il comfort. Una dislacrimia conseguente all’uso di mascherina è un potente fattore pro-infiammatorio. Nel momento dunque in cui si liberano interleukine infiammatorie a livello della congiuntiva e della palpebra avremo l’innescarsi del circolo infiammatorio, rubor, dolor, tumor calor (qui descritti ampiamente). Ne consegue che rossore oculare, occhi gonfi, bruciore e talvolta dolore saranno manifestazioni frequenti. Se poi si associa un quadro locale di dermatite, è intuitivo capire che le cose si aggravano.
Sintomi delle blefariti e congiuntiviti
Come capire se si ha una infiammazione, congiuntivite o blefarite, da mascherina? Intanto ricordiamo i sintomi principali di queste condizioni che sono:
- senso di secchezza oculare, lacrimazione,
- secrezione mattutina,
- rossore, bruciore, prurito
- bordo palpebrale arrossato, fino all’eczema perioculare cutaneo,
- dermatiti perioculari (ne parliamo qui).
La blefarite è una malattia delle ghiandole palpebrali, coinvolgente occhi e pelle, quindi più fastidiosa spesso della congiuntivite. Gli occhi ne risentono a causa della alterazione della composizione della lacrima, la pelle viene interessata invece per l’estendersi all’ambiente para-ghiandolare dell’infiammazione. Per questo abbiamo inserito articoli scritti da oculista e dermatologo a quattro mani. La valutazione delle infiammazioni è infatti di competenza specialistica per l’inquadramento e la terapia, evitando il fai da te che può cronicizzare tutti i sintomi e produrre lesioni microscopiche del tessuto blefaro-congiuntivale a volte irreversibili, specialmente se trascurate. Per cui la collaborazione di due specialisti aprirà più opzioni terapeutiche e di inquadramento diagnostico.
Protezione degli occhi a seguito di uso di mascherine antivirus
Per difendere e proteggere gli occhi pertanto possiamo usare vari rimedi. Innanzi tutto l’uso costante di lavaggi instillando soluzione fisiologica fiale porterà spesso beneficio, perché allontana i fattori pro-infiammatori lacrimali che si accumulano, e ripristinerà lo strato acquoso lacrimale certamente destabilizzato dal flusso di aria costante (come accade anche a chi esegue ossigeno terapia con flusso nasale). Anche le lacrime artificiali sono molto utili, per riequilibrare la lubrificazione e protezione della superficie anteriore, così come gli spray oculari lenitivi e protettivi. Molto importante è anche la cosiddetta ginnastica palpebrale, che consiste nello stringere ogni tanto le palpebre al fine di spremere le ghiandole lacrimali congiuntivali e palpebrali e spalmare tutta la lacrime sulla cornea in maniera omogenea. Molti di questi rimedi sono descritti nel paragrafo occhio secco, che trovate a questo link.
Congiuntiviti da mascherina rimedi e cure
Se invece si è vittima di fenomeni acuti di congiuntiviti (infiammazione della membrana bianca che riveste l’occhio) o blefariti (infiammazione del margine della palpebre), allora è necessario aiutarsi con rimedi farmacologici, o almeno naturali per le persone più delicate. Saranno utili dunque colliri a base di Camomilla e Perilla, o, per essere più decisi, cortisonici, anti-inifiammatori locali e anti-chemiotattici. Difficile invece sia necessario l’uso di antibiotici locali, salvo infezioni franche e evidenti, e comunque per brevi periodi. Il più delle volte infatti si parla di fenomeni infiammatori, non infettivi, e questo cambia tutto il percorso terapeutico. Di questi quadri clinici si parla ampiamente nella sezione infiammazione – occhi rossi (link).
Occhio secco da mascherina, colliri, lavaggi e spray
Per chi ha la tendenza a soffrire di occhio secco, perché autoimmune o video-terminalista, è necessario ricorrere ancora più frequentemente ai lavaggi e all’uso di lacrime artificiali. In aggiunta portano molti benefici anche gli spray oculari a base di vitamine e lipidi, che proteggono e lubrificano, avendo pure un effetto lenitivo sulle palpebre.
Cosa fare quando si annebbiano gli occhiali con la mascherina
L’aria che esce dalla bocca viene re-inviata in alto, se non si usano accorgimenti, come già spiegato. Questo provoca appannamento della lente da occhiale, specialmente se essa è fredda, e il formarsi di un lieve strato di condensa, fastidioso e continuativo. Si può dunque ricorrere a spray anti–appannanti, oppure usare un cerottino che permetta la perfetta adesione della mascherina al naso, per evitare la fuoriuscita di aria.
Dieta priva di istamina in quadri infiammatori oculari e dermatologici
Ricordiamo a margine l’importanza della dieta nelle congiuntiviti e nelle dermatiti (link qui), e di quanto sia utile, talvolta, ridurre la quantità di istamina assorbita con i cibi per abbassare il livello infiammatorio generale dell’organismo e migliorare anche i quadri irritativi di volto e occhi.
Siamo a disposizione, ovviamente, nei nostri ambulatori oculistici di San Pier Damiano Hospital (Faenza) e Ospedale San Francesco (Ravenna) per ogni valutazione del caso.
Foto di Karolina Grabowska da Pexels (sfondo)
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