Allergie agli occhi e alimenti- sintomi e cure
Le allergie agli occhi, dette congiuntiviti da alimenti, possono avere origine nella alimentazione.
L’istamina presente negli alimenti può provocare occhi gonfi, rossi, prurito oculare, blefariti e calazi.
Quali alimenti evitare per gli occhi gonfi e rossi nelle forme allergiche e irritative oculari in generale.
Alimentazione: la base della salute degli occhi.
Alimenti benefici per gli occhi
Chi ha avuto modo di navigare all’interno del nostro sito, avrà visto quanto noi abbiamo a cuore il tema della prevenzione tramite sana e corretta alimentazione. Questo prevede anche di conoscere alcuni cibi che possono, se assunti, disturbare il nostro equilibrio, specialmente in talune condizioni di sensibilità individuale.
Abbiamo parlato a lungo, in altri articoli, delle
- allergie oculari (QUI), e dei loro fastidio si sintomi, di come identificarle
- e come trattarle con rimedi di sintesi
- anche con rimedi naturali se prevalentemente c’è occhio rosso
- terapie e rimedi naturali per le allergie sono qui.
- di occhi occhi gonfi, parliamo qui.
Nei pazienti allergici è indispensabile analizzare lo stile di vita (medicina multidisciplinare sistemica): lavoro, ambiente, alimentazione, altre malattie, farmaci assunti, storia familiare, sonno, umore, alvo, perché tutto può portare a aumento della infiammazione sistemica e peggiorare le allergie.
Principali argomenti dell’articolo
Istamina e allergie oculari da alimenti:
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Produzione di istamina:
- Gli alimenti possono contenere sostanze chimiche chiamate allergeni, che scatenano una risposta del sistema immunitario.
- Quando si entra in contatto con gli allergeni, il sistema immunitario rilascia istamina.
- L’istamina è un composto chimico che provoca l’infiammazione e altri sintomi allergici.
-
Reazioni allergiche oculari da alimenti:
- Gli allergeni alimentari possono causare una reazione allergica nel corpo, incluso l’occhio.
- Quando l’allergene alimentare viene ingerito o entra in contatto con gli occhi, il sistema immunitario riconosce l’allergene come una minaccia e rilascia istamina.
- L’istamina provoca un’infiammazione della congiuntiva (congiuntivite allergica) e dei tessuti oculari circostanti.
-
Sintomi delle allergie oculari da alimenti causate dall’istamina:
- Prurito oculare intenso
- Occhi rossi e gonfi
- Lacrimazione eccessiva
- Sensazione di bruciore o irritazione oculare
- Secrezione oculare
-
Cura delle allergie oculari da alimenti causate dall’istamina:
- Evitare gli alimenti allergenici: Identificare gli alimenti che scatenano la reazione allergica e evitarli completamente.
- Antistaminici: I farmaci antistaminici possono bloccare l’azione dell’istamina e ridurre i sintomi allergici oculari.
- Colliri antiallergici: I colliri contenenti antistaminici o stabilizzatori dei mastociti possono essere prescritti per ridurre l’infiammazione e alleviare i sintomi oculari.
- Consultare un medico: È importante consultare un medico oculista o un allergologo per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato.
L’istamina svolge un ruolo chiave nella risposta allergica occhi da alimenti, e la gestione delle allergie oculari coinvolge la riduzione dell’esposizione agli allergeni alimentari e l’uso di farmaci per controllare l’infiammazione e i sintomi.
Congiuntiviti alimentari
Occhi gonfi, rossi, prurito oculare, palpebre rosse
Le congiuntiviti “alimentari”, termine con cui ci permettiamo di semplificare le reazioni infiammatorie oculari dovute all’assunzione di cibi, sono piuttosto frequenti e spesso trascurate. Allergie e intolleranze sono trattate in questa pagina dove forniamo numerose indicazioni in merito. Sono infatti molte le notizie da riportare, e abbiamo deciso di non raggruppare in un unico articolo, al fine di rendere meno impegnativa la lettura.
Più sotto, dunque, trovate l’elenco di alimenti che possono aumentare il livello infiammatorio dell’organismo, anche oculare. Infatti è bene sapere che quando l’organismo è tendenzialmente infiammato, tutti gli organi tendono a soffrire, e a reagire in maniera eccessiva a stimoli anche di poco conto.
Le alterazioni infiammatorie di origine intestinali sono dovute a:
- azione dei tossici nei confronti dell’intestino e dell’organismo (es amine biogene, conservanti cibi)
- alterazione microbiota intestinale e barriera intestinale
- aumento di mediatori infiammatori come interleukine e istamina in circolo
- riduzione della capacità di detossificazione degli organi emuntori es. reni
Prima di leggere questo articolo consigliamo la lettura della pagina relativa all’inquadramento generale delle allergie oculari, che trovate in questo link.
La dieta a basso contenuto e priva di istamina è stata rielaborata in un nuovo articolo del quale consigliamo la lettura, a questo link.
Istamina, la molecola della allergia anche per gli occhi
Alimenti che danno allergia agli occhi
Per prima cosa è bene focalizzarci sull’istamina, una molecola organica, cioè a base di carbonio, che entra prepotentemente nei processi infiammatori dei viventi. Avrete sicuramente sentito parlare, e magari assunto talvolta, degli antistaminici: sono delle molecole che, appunto, bloccano l’azione della Istamina.
Sintetizzando l’istamina provoca:
- vasocostrizione delle grandi arterie, con effetto ipertensivo
- vasodilatazione delle arterie più piccole, che, se massivo, può portare a ipotensione
- aumento permeabilità dei capillari
- broncospasmo.
L’istamina si trova in granulociti eosinofili, piastrine, entrambi circolanti, e mastociti, che sono cellule che risiedono nel connettivo. Questi mastociti hanno i recettori per le IgE, immunoglobuline rilasciate nelle reazioni allergiche. Il legame IgE-mastocita interagisce con l’allergene che ha scatenato la reazione. Come risultato finale, dunque, il mastocita rilascia varie sostanze, tra cui l’istamina.
Si pensa generalmente che i cibi non possano essere fastidiosi se non si è allergici all’alimento specifico. Questo non corrisponde al vero. Infatti le reazioni simil allergiche con disturbi agli occhi si scatenano anche, ad esempio, con cibi che aumentano l’assorbimento di istamina o che la contengono in eccesso (link qui).
La sensibilizzazione al cibo stesso è una fattore da tenere in primaria considerazione, ma allergici e non allergici dovrebbero leggere quanto segue e cercare di capire, nel tempo, quali alimenti danno più fastidio, al fine di ridurne l’assunzione.
In sintesi è possibile
essere allergici al cibo e avere reazioni IGE mediate
essere “intolleranti” ai cibi e avere reazioni IGG mediate
essere intolleranti all’istamina
istamina negli alimenti e occhi
da DOVE ARRIVA L’ISTAMINA?
occhi gonfi: le cause nella alimentazione
L’istamina può essere ingerita direttamente con gli alimenti che la contengono (naturalmente o in seguito a loro deperimento), ma può essere anche liberata da alcune reazioni provocate a alimenti che non la contengono.
Ci possono essere anche difetti nella elaborazione e smaltimento dell’istamina, ad esempio in condizioni di disbiosi intestinale (link), cioè di alterazione della flora batterica intestinale o per difetti enzimatici. Sintetizzando l’istamina può essere
- contenuta negli alimenti,
- liberata da alimenti istamino liberatori,
- aumentata per difetto enzimatico o per farmaci che ne aumentano la liberazione,
- prodotta in eccesso da batteri del microbiota in condizioni di disbiosi,
- liberata per allergie all’alimento stesso,
- e, infine, contenuta negli alimenti deperiti parzialmente (come le carni, che si arricchiscono di putrescina e cadaverina, amine biogene).
Alimenti da evitare per congiuntiviti, calazi e blefariti
I soggetti affetti da congiuntiviti allergiche o altre condizioni infiammatorie ricorrenti, come calazi, orzaioli, blefariti, dermatiti, devono evitare gli alimenti ricchi di istamina (dieta povera di istamina, almeno nelle fasi acute).
E’ ovvio che c’è una grande variabilità tra individuo e individuo.
Ci sono inoltre allergie crociate fra alimenti e inalanti (es chi è allergico alle graminacee potrebbe non tollerare la pesce a la mandorla), come descritto in questa pagina.
Di seguito comunque riportiamo i cibi da ridurre o evitare se si è allergici.
alimenti ricchi di istamina fastidiosi per gli occhi
Prurito occhi e alimenti
I principali alimenti ricchi di istamina, e quindi non indicati negli allergici specialmente durante le fasi acute, sono: formaggi fermentati, salame, carni in scatola, insaccati, patè, tonno, sardine, acciughe, sgombro, salmone affumicato, crostacei, spinaci, crauti, pomodoro, fegato di maiale, vino, birra, superalcolici.
Alimenti istamino-liberatori che provocano congiuntiviti
Il rossore oculare ricorrente e gli alimenti
Alcuni alimenti non contengono istamina, ma ne facilitano la liberazione. Anche questi cibi sono da ridurre ed evitare nei momenti di maggior fastidio.
I principali sono: albume, cioccolato, fragole, agrumi, melone, banana, frutta esotica, noci, arachidi, mandorle, pomodoro, crostacei e molluschi, carne suina.
Fattori che aumentano l’assorbimento di Istamina
DErmatiti intorno agli occhi da farmaci e alimenti
I disturbi negli allergici, anche per gli occhi, possono derivare dalla assunzione di sostanze che aumentano l’assorbimento di istamina.
Tra queste ricordiamo: l’aspirina e similari, (dieta ricca di) amidi come fagioli, piselli, castagne ecc., i nitriti presenti nei cibi conservati ed insaccati, come wrustel e dadi per brodo, e gli alimenti irritanti come spezie, caffè, alcool, caffeina-Coca Cola.
Di occhi e farmaci parliamo qui estesamente.
Altri componenti naturali potenziali fonti di allergie oculari
Altre sostanze naturali che possono provocare allergie sono xantine e metilxantine (contenute ad es. in caffè, tè, cioccolato, cola e numerose altre bibite analcoliche) e amine biogene quali dopamina, tiramina e serotonina (contenute ad es. in formaggi, vino, banane, ananas).
Microbiota e allergie occhi
Ci piace qui ricordare l’importanza della immuno-regolazione del microbiota intestinale anche per ridurre i disturbi delle malattie oculari.
La dieta scorretta e l’ingestione di cibi pro-infiammatori, provocano anche disbiosi intestinale, con conseguente peggioramento della sintomatologia infiammatoria dei vari organi, occhi compresi.
A conferma è stato anche recentemente dimostrato che elevati livelli di Klebsiella aerogenes, un batterio intestinale, sono associati a livelli altri di istamina, prodotta da un aminoacido (istidina), e che in questa situazione aumenta il dolore in alcune patologie intestinali (1).
Disbiosi oculare e allergie occhi
Recenti studi hanno dimostrato una correlazione tra le allergie alimentari e la composizione del microbiota oculare. Il microbiota oculare è costituito da una comunità di microrganismi che vivono sulla superficie dell’occhio e che svolgono un ruolo importante nel mantenimento della salute oculare. Pertanto, l’alterazione del microbiota oculare, detta disbiosi oculare (link), può essere associata a una maggiore suscettibilità alle malattie oculari, compresa l’allergia.
È stato dimostrato che il microbiota intestinale e quello oculare sono collegati tra loro. La disbiosi intestinale, ossia uno squilibrio della composizione del microbiota intestinale, può influire sulla composizione del microbiota oculare e aumentare il rischio di allergie oculari. Inoltre, la vitamina D sembra avere un effetto benefico sia sul microbiota intestinale che su quello oculare, e si ritiene che possa contribuire a ridurre il rischio di allergie agli occhi.
In generale, la prevenzione e la gestione delle allergie agli occhi dovrebbero prevedere una valutazione completa del microbiota oculare e intestinale. Chi fosse interessato al tema microbiota e occhi, nel sito è approfondito in queste pagine, alle quali rimandiamo.
Recentemente abbiamo anche scritto un piccolo libricino sul tema, dedicato ai medici oculisti (link). Sono disponibili test per il microbiota oculare da eseguirsi in ambulatorio a costi accessibili.
Dieta povera di istamina
Che fare quindi per ridurre l’istamina circolante? innanzitutto bisogna conoscere il nemico, e limitarne l’assunzione.
E’ necessaria quindi una dieta povera di istamina, almeno nelle fasi acute. Gli alimenti da evitare per le allergie oculari sono descritte in questa pagina a cui rimandiamo: la dieta a basso contenuto (e priva) di istamina è stata riscritta a questo link, al quale rimandiamo per approfondimenti e chiarimenti (clicca qui).
L’oculista dunque si avvale eventualmente del supporto di altre figure professionali come l’allergologo e il gastroenterologo, quest’ultimo necessario per l’analisi del microbiota tramite test di screening intestinale e Breath test e test per la disbiosi intestinale; fondamentale, quindi, è la parte gastroenterologica oltre che immunologica e allergologica. Si tratta di un percorso lungo e a volte complesso, che però dovrebbe portare frutti nel tempo e stabilità del quadro infiammatorio. Spesso necessario anche il nutrizionista e il dermatologo.
Solo con una multidisciplinarietà integrata si può tentare di venire a capo della situazione patologica.
Utile spesso risulta anche il dosaggio dell’istamina fecale, test a cui noi ricorriamo spesso.
RImedi naturali per ridurre i disturbi dell’istamina circolante: antistaminici naturali
Alcune sostanze sono antistaminici naturali: ne consigliamo spesso l’assunzione in caso di eccesso di disturbi da istamina.
- Ortica (Urtica dioica): contiene quercetina, un flavonoide che aiuta a bloccare l’istamina.
- Camomilla (Matricaria chamomilla): ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti che possono aiutare a ridurre l’infiammazione causata dall’istamina.
- Liquirizia (Glycyrrhiza glabra): contiene acido glicirretico, che è un antistaminico naturale.
- Boswellia (Boswellia serrata): ha proprietà antinfiammatorie che possono aiutare a ridurre l’infiammazione causata dall’istamina.
- Ribes nero (Ribes nigrum): contiene antociani, che sono antiossidanti naturali che aiutano a ridurre l’infiammazione.
- Spirulina (Spirulina platensis): è una microalga che contiene una grande quantità di antiossidanti, tra cui la clorofilla e la ficocianina, che aiutano a ridurre l’infiammazione.
- Zenzero (Zingiber officinale): ha proprietà antinfiammatorie che possono aiutare a ridurre l’infiammazione causata dall’istamina.
- Tè verde (Camellia sinensis): contiene epigallocatechina gallato, un antiossidante che aiuta a ridurre l’infiammazione.
- Cimicifuga (Cimicifuga racemosa): contiene triterpenoidi, che sono antinfiammatori naturali.
- Scutellaria (Scutellaria baicalensis): contiene baicalina, un flavonoide che ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti che possono aiutare a ridurre l’infiammazione causata dall’istamina.
- Quercetina: è un flavonoide che si trova in molti alimenti, tra cui cipolle, mele, broccoli, tè verde e prezzemolo. La quercetina ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti e può aiutare a ridurre i livelli di istamina circolante.
- Omega-3: gli acidi grassi omega-3 sono presenti in alimenti come salmone, sardine, noci e semi di lino. Gli omega-3 hanno proprietà antinfiammatorie e possono aiutare a ridurre l’infiammazione causata dall’istamina.
- Vitamina c: è un antiossidante che si trova in molti alimenti, tra cui agrumi, kiwi, peperoni, broccoli e fragole. La vitamina C può aiutare a ridurre i livelli di istamina circolante e a prevenire l’infiammazione.
- Probiotici: i probiotici, che si trovano in alimenti come lo yogurt, il kefir e i crauti, possono aiutare a ridurre l’infiammazione causata dall’istamina. Ampio capitolo probiotici per allergie qui.
- Curcumina: è un composto attivo presente nella curcuma, una spezia utilizzata in molte cucine del mondo. La curcumina ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti e può aiutare a ridurre l’infiammazione causata dall’istamina.
- Magnesio: è un minerale che si trova in molti alimenti, tra cui verdure a foglia verde, noci e semi. Il magnesio può aiutare a ridurre l’infiammazione causata dall’istamina.
- Resveratrolo: è un antiossidante presente nel vino rosso, uva e alcune bacche. Il resveratrolo può aiutare a ridurre l’infiammazione causata dall’istamina.
- Bromelina: è un enzima che si trova nell’ananas e ha proprietà antinfiammatorie che possono aiutare a ridurre l’infiammazione causata dall’istamina.
- Glutatione: è un antiossidante che si trova in molti alimenti, tra cui avocado, asparagi e spinaci. Il glutatione può aiutare a ridurre l’infiammazione causata dall’istamina.
- Zenzero: ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti che possono aiutare a ridurre
- N-Acetilcisteina (NAC) è un aminoacido che può aiutare a ridurre i livelli di istamina. L’istamina è prodotta dal corpo come parte della risposta immunitaria e può causare infiammazione e reazioni allergiche. L’NAC può aiutare a ridurre la produzione di istamina, prevenendo così l’infiammazione e le reazioni allergiche. In particolare, l’NAC agisce come un antiossidante e può aiutare a ridurre il danno causato dai radicali liberi che possono innescare la produzione di istamina. Inoltre, l’NAC può aiutare a ridurre l’infiammazione inibendo l’attività di alcune citochine infiammatorie.
- La palmitoiletanolamide (PEA) è un endocannabinoide che agisce come un modulatore dell’infiammazione e del dolore. La PEA può aiutare a ridurre i livelli di istamina nel corpo attraverso la sua capacità di inibire la liberazione di istamina dalle cellule immunitarie. In particolare, la PEA agisce sui recettori CB2, presenti principalmente sulle cellule immunitarie, e inibisce la liberazione di istamina dalle cellule immunitarie, prevenendo così l’infiammazione e le reazioni allergiche. Inoltre, la PEA può ridurre la produzione di altre citochine infiammatorie che possono aumentare i livelli di istamina nel corpo.
Prima di assumere qualsiasi sostanza è necessario consultare il proprio medico.
Nei box sotto le diete per varie condizioni di malattie oculari.
Riferimenti bibliografici in fondo
Inifiammazioni, blefariti e allergie oculari
Allergie e occhi
Terapia congiuntivite allergica
Terapia dermatiti associata a blefariti
Cure naturali per allergie
Cure naturali per gli occhi
occhi e palpebre gonfie
Occhi rossi di mattina
Terapia blefariti
Terapia occhio secco
Terapia Infiammazioni oculari
Terapia intolleranza lenti a contatto
Dieta, alimentazione e occhi, principali articoli
Migliori vitamine per gli occhi
Glaucoma - dieta
glaucoma - alimenti da evitare
Degenerazione maculare - dieta
Dermatiti intorno agli occhi - dieta
Occhio secco - dieta
Corpi mobili vitreali - dieta
Allergie -Dieta priva di istamina
Occhi stanchi - dieta
Probiotici e prebiotici per gli occhi
Indice sostanze naturali benefiche per gli occhi
Alimenti anti stress ossidativo oculare
Riferimenti
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Dott. Alberto Lanfernini – Oculista
Faenza – Ravenna – Riolo Terme – Pesaro
Dott.ssa Annalisa Moscariello – Oculista
Ravenna – Faenza – Pesaro