Campo visivo
Il campo visivo è un esame che si fa in numerose condizioni, dal glaucoma al mal di testa, dai traumi agli insulti vascolari.
il Campo visivo a cosa serve e come si esegue
Il campo visivo è un esame che serve per valutare la funzionalità delle vie ottiche e viene eseguito ambulatorialmente, avendo una durata di una ventina di minuti. Il paziente si appoggia con il mento davanti a una cupola sferica, sulla quale vengono proiettati dei punti luminosi in posizioni diverse e di intensità variabile, alla vista dei quali non deve fare altro che suonare un piccolo campanello elettronico tenuto in mano. E’ un esame completamente indolore, ma, durando una ventina di minuti, è un po’ noioso, e viene eseguito da personale dedicato (Ortottisti) e interpretato dal medico oculista.
Quando è utile il campo visivo e per che malattie si esegue
L’esame del campo trova la sua massima applicazione nel glaucoma.
Il glaucoma, come spiegato in altra pagina, compromette il campo visivo. L’evoluzione quindi di tale patologia viene, per forza di cose, seguita anche tramite questo esame. Altre applicazioni del campo visivo sono in tutti i sospetti di lesione di vie ottiche, come, ad esempio, ictus cerebrali, neuriti, papilliti, malattie del sistema nervoso, traumi, intossicazioni da farmaci o da alcool, patologie chiasmatiche come gli adenomi ipofisari.
Essendo però un esame non invasivo, viene spesso prescritto per escludere lesioni anche in pazienti verosimilmente sani, come accade nei soggetti affetti da cefalea con aura (una forma di mal di testa preceduta da alterazioni visive transitorie autorisolventesi), e in familiari di glaucomatosi (prevenzione glaucoma QUI).
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C’è una macchia nel campo visivo: la macchia cieca
Ci preme sottolineare che un campo visivo normale ha una macchia circolare assolutamente benigna che è il punto non sensibile della retina in cui emerge il nervo ottico, detto macchia cieca. L’interpretazione quindi va fatta sempre dal medico oculista, evitando di spaventarsi o, peggio, sottovalutare ogni risultato anche apparentemente buono.
Completamento allo studio del nervo ottico funzionale, che si esegue con il campo visivo, è lo studio anatomico, che si esegue con OCT del nervo ottico (QUI).
Il campo visivo cos’è e a cosa serve
Ecco una sintesi in elenco sull’esame del campo visivo:
- L’esame del campo visivo è un test che misura l’area che una persona riesce a vedere mentre guarda un punto fisso.
- L’esame viene eseguito utilizzando un campimetro, che produce una mappa del campo visivo della persona.
- L’esame del campo visivo è importante per la diagnosi e il monitoraggio di molte condizioni oculari, tra cui il glaucoma.
- Il test viene eseguito su entrambi gli occhi e può richiedere diversi minuti per ogni occhio.
- Durante l’esame, la persona guarda un punto fisso al centro di uno schermo e preme un pulsante quando vede delle luci periferiche.
- La mappa del campo visivo viene interpretata dal medico, che cerca eventuali difetti o anomalie.
- I difetti nel campo visivo possono essere causati da diverse condizioni, tra cui il glaucoma, la degenerazione maculare e la neuropatia ottica.
- L’esame del campo visivo può anche essere utilizzato per monitorare la progressione delle condizioni oculari nel tempo.
- Alcune condizioni possono causare difetti del campo visivo specifici, come ad esempio l’emianopsia, che è la perdita di metà del campo visivo in entrambi gli occhi.
- L’esame del campo visivo è un test non invasivo e indolore, ma può richiedere un po’ di tempo e collaborazione da parte del paziente.
Quando si esegue il campo visivo e perché
Ecco una lista di situazioni in cui può essere utile eseguire l’esame del campo visivo:
- Per la diagnosi e il monitoraggio del glaucoma
- In presenza di sintomi di disturbi visivi, come visione offuscata, punti ciechi o problemi di periferia
- In caso di sospetta lesione del nervo ottico o di tumori cerebrali
- In pazienti con malattie sistemiche che possono colpire il sistema visivo, come la sclerosi multipla
- Per monitorare i pazienti che assumono farmaci che possono avere effetti collaterali sulla vista
- In presenza di lesioni oculari o traumi cranici che potrebbero avere causato danni alla vista
- Per la valutazione della capacità visiva dei conducenti e dei piloti
- In pazienti con storia familiare di problemi di vista o malattie oculari
- Per la valutazione della capacità visiva dei pazienti che subiscono interventi chirurgici oculari
- In pazienti con diabete, ipertensione o altre malattie che possono influire sulla vista.
Tipi di difetti del campo visivo
Ecco un elenco dei principali tipi di difetti del campo visivo:
- Deficit dell’emicampo visivo: si verifica quando una parte del campo visivo di un occhio viene persa. Si può verificare un difetto dell’emicampo visivo superiore, inferiore, temporale o nasale.
- Difetto del campo visivo centrale: si verifica quando la visione al centro del campo visivo è compromessa. Questo può causare difficoltà nella lettura e nell’osservazione di oggetti a distanza ravvicinata.
- Difetto del campo visivo periferico: si verifica quando la visione ai bordi del campo visivo è compromessa. Ciò può causare difficoltà nella navigazione in ambienti affollati o in movimento.
- Scotoma: un’area di cecità parziale o totale nel campo visivo. Gli scotomi possono essere causati da diverse patologie oculari o neurologiche.
- Quadrantanopia: una perdita di metà del campo visivo in una sola direzione. Può verificarsi in seguito a un danno alla retina o al nervo ottico.
- Cieco assoluto: un’area di totale cecità nel campo visivo. Può verificarsi in seguito a un danno al nervo ottico o alla corteccia visiva del cervello.
- Cono di depressione: una zona di visione ridotta nella parte centrale del campo visivo. Questo può verificarsi in seguito a una patologia maculare come la degenerazione maculare legata all’età.
- Dissociazione maculare: una condizione in cui la visione centrale è compromessa, ma la visione periferica rimane intatta. Può essere causata da patologie come la sclerosi multipla o il danno al nervo ottico.
- Anopsia: una perdita completa del campo visivo in un occhio o in entrambi gli occhi. Può essere causata da una lesione al nervo ottico o alla corteccia visiva del cervello.
Campo visivo e mal di testa
Il campo visivo può essere un esame utile per indagare alcune cause di mal di testa, come l’emicrania con aura, che può presentarsi con disturbi visivi transitori durante la fase pre-ematica o ematica. Inoltre, il campo visivo può evidenziare la presenza di patologie che possono causare mal di testa come il glaucoma, l’ipertensione intracranica, l’infiammazione del nervo ottico (neurite ottica) o la presenza di tumori cerebrali. È importante notare che il mal di testa è un sintomo comune a molte patologie e non è un indicatore specifico di problemi al campo visivo. In caso di mal di testa persistente o acuto, è sempre necessario consultare un medico per una valutazione approfondita.
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si può migliorare il campo visivo?
In generale, il miglioramento del campo visivo dipende dalla causa sottostante della diminuzione della vista. Se la diminuzione della vista è causata da una malattia come il glaucoma, la terapia mirata alla malattia sottostante potrebbe aiutare a migliorare lievemente il campo visivo e comunque a evitare peggioramenti. In alcuni casi, come nella cataratta, la rimozione del cristallino opacizzato e la sua sostituzione con una lente artificiale può migliorare significativamente la vista e il campo visivo.
Ci sono anche alcune terapie complementari che potrebbero aiutare a migliorare il campo visivo, come l’allenamento visivo, la terapia occupazionale e la terapia sensoriale. Tuttavia, è importante consultare un medico prima di utilizzare qualsiasi terapia complementare per la salute degli occhi.
Inoltre, uno stile di vita sano e una dieta equilibrata possono aiutare a mantenere la salute degli occhi e, in alcuni casi, prevenire la diminuzione del campo visivo. Mantenere una buona igiene del sonno, ridurre lo stress, limitare l’uso di dispositivi digitali e proteggere gli occhi dalla luce solare diretta sono altre abitudini che potrebbero aiutare a preservare la salute degli occhi e, di conseguenza, il campo visivo.
Campo visivo e altri esami oculistici
Ecco un elenco di esami complementari al campo visivo:
- Tonometria: misura della pressione oculare.
- OCT (Tomografia a Coerenza Ottica): utilizzato per la diagnosi e il monitoraggio del glaucoma e di altre malattie dell’occhio.
- Gonioscopia: esame che permette di valutare l’angolo irido-corneale e l’eventuale presenza di occlusione dell’angolo.
- Pachimetria: misura della spessore corneale.
- Esame del fondo oculare: utilizzato per la diagnosi di malattie dell’occhio come il glaucoma e la degenerazione maculare.
- Esame del nervo ottico: permette di valutare lo stato di salute del nervo ottico e di individuare eventuali danni.
- Elettroretinografia: esame che valuta l’attività elettrica della retina.
- Campimetria computerizzata: esame utilizzato per valutare il campo visivo in modo preciso e oggettivo.
- Topografia corneale: permette di valutare la forma e la curvatura della cornea.
- Test del contrasto: valuta la capacità dell’occhio di distinguere i toni di grigio.
- Refrattometria: misura la capacità dell’occhio di focalizzare la luce.
- Angiografia a fluoresceina: esame che permette di valutare la circolazione sanguigna nella retina e nella coroide.
È importante ricordare che la scelta degli esami complementari dipende dalla condizione specifica del paziente e dalle eventuali patologie presenti. Il medico o l’oftalmologo di riferimento sapranno consigliare gli esami più appropriati.
Campo visivo e altri esami multidisciplinari
Ci sono diverse visite e esami di altre specialità mediche che possono essere utili per una valutazione completa del campo visivo. Alcuni di questi includono:
- Visita neurologica: una valutazione neurologica può essere utile per rilevare eventuali problemi che potrebbero influire sulla vista e sul campo visivo, come problemi di nervi o lesioni al cervello.
- Visita endocrinologica: una visita endocrinologica può essere utile se la causa del disturbo del campo visivo è legata a una condizione endocrina come il diabete.
- Risonanza magnetica: una risonanza magnetica può essere eseguita per esaminare la struttura del cervello e delle vie nervose che controllano la vista. Ciò può essere utile per identificare eventuali problemi come lesioni o tumori.
- Analisi del sangue: alcune malattie sistemiche possono influire sulla vista e sul campo visivo. Una semplice analisi del sangue può essere utile per rilevare eventuali problemi.
- Visita al dermatologo: alcune malattie della pelle possono influire sulla vista e sul campo visivo. Una visita al dermatologo può essere utile per identificare eventuali problemi.
- Visita otorinolaringoiatrica: può essere utile per valutare eventuali patologie a carico delle vie nasali e delle orecchie, che potrebbero influire sulla funzione visiva.
- Tomografia ad emissione di positroni (PET): la PET può essere utilizzata per valutare la funzione cerebrale e può essere utile per la diagnosi di alcune patologie che possono influire sulla funzione visiva.
- Visita cardiologica: la visita cardiologica può essere utile per valutare la presenza di patologie cardiovascolari che possono influire sulla funzione visiva.
- Visita endocrinologica: la visita endocrinologica può essere utile per valutare la presenza di eventuali disfunzioni della tiroide o di altre patologie endocrine che possono influire sulla funzione visiva.
- Visita psicologica&psichiatrica: la visita psicologica può essere utile per valutare eventuali patologie psicologiche che possono influire sulla funzione visiva, come ad esempio l’ansia e la depressione.
- Visita odontoiatrica: la visita odontoiatrica può essere utile per valutare la presenza di eventuali patologie a carico della bocca e dei denti, che possono influire sulla funzione visiva.
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Dott. Alberto Lanfernini – Oculista
Faenza – Ravenna
Dott.ssa Annalisa Moscariello – Oculista
Ravenna – Faenza