Blefariti cronica e calaziosi ricorrente

Blefarite e calazi sono spesso associate.
Blefarite cronica è una blefarite che non passa  e tende e persistere e riacutizzarsi periodicamente, producendo spesso anche calazi.

Blefariti e calazi

La blefarite cronica e il calazio sono due patologie oculari relativamente comuni che possono essere molto fastidiose per chi ne soffre. Vediamo quindi di approfondire i paragrafi richiesti.

Blefarite cronica e blefarite acuta

  • La blefarite acuta è una forma di infiammazione delle palpebre che si manifesta improvvisamente e può causare sintomi come rossore, dolore e prurito.
  • La blefarite cronica, d’altra parte, è una condizione a lungo termine che può causare una varietà di sintomi, tra cui irritazione, desquamazione e croste sulla palpebra.

La blefarite cronica richiede una gestione a lungo termine che spesso va guardata con visione sistemica multidisciplinare, mentre la blefarite acuta può essere trattata in modo efficace con farmaci anti-infiammatori e antibiotici.

Quanto dura questa blefarite!

La blefarite può durare qualche giorno, ma può anche durare anche anni, a seconda della cause e di come la persona ha cura di sé. Dipendendo infatti da molti fattori personali come

  • alimentazione,
  • stile di vita,
  • abitudine al fumo,
  • ambiente di casa e lavoro,
  • attività fisica, malattie sistemiche come del fegato e della tiroide
  • e da decine di alte cause descritte negli altri articoli della sezione blefarite,

ha durata molto variabile.

Non è bene scoraggiarsi, una volta trovata la chiave di lettura della situazione si può trovare la cura definitiva per la blefarite molto spesso. Normalmente la cura definitiva della blefarite non è negli occhi, ma nella cura della persona con visione generale.

Calaziosi ricorrente

Un calazio ricorrente è una condizione in cui i calazi si ripresentano sulla stessa area della palpebra dopo essere stati trattati e risolti in passato. Questo può essere causato da un’infiammazione cronica delle ghiandole sebacee della palpebra, che possono ostruirsi di nuovo nel tempo.

Cause di blefariti e calazi

In questo articolo parleremo principalmente di blefarite cronica.

La blefarite cronica è causata dall’infiammazione del bordo delle palpebre, che può essere causata da una serie di fattori, tra cui:

  • Batteri o parassiti presenti sulla pelle o nelle ciglia
  • Problemi di pelle come dermatiti o rosacea
  • Aumento della produzione di sebo dalle ghiandole sebacee delle palpebre
  • Allergie o irritazioni da prodotti cosmetici

Il calazio, d’altra parte, è una protuberanza dolorosa causata dall’infiammazione di una ghiandola sebacea all’interno della palpebra. Questa infiammazione può essere causata da:

  • L’accumulo di sebo all’interno della ghiandola
  • Infezioni batteriche
  • Lesioni o traumi alla palpebra
  • Mucositi croniche

Legame blefariti e calazi

La blefarite cronica e il calazio sono due patologie oculari che spesso si verificano insieme. Infatti, la blefarite cronica può causare l’infiammazione delle ghiandole sebacee delle palpebre, che può portare alla formazione di calazi.

Sintomi di blefariti e calazi

I sintomi principali della blefarite cronica includono:

  • Sensazione di bruciore o prurito alle palpebre
  • Sensazione di corpo estraneo nell’occhio
  • Secchezza oculare
  • Lacrimazione eccessiva
  • Formazione di croste o detriti sul bordo delle palpebre

I sintomi del calazio includono:

  • Protuberanza dolorosa all’interno della palpebra
  • Arrossamento e gonfiore intorno all’occhio
  • Sensazione di pressione sull’occhio

Legame blefariti, calazi e allergie

Le allergie possono essere una causa di blefarite cronica, in quanto le reazioni allergiche possono causare l’infiammazione del bordo delle palpebre. Inoltre, le allergie possono anche causare l’infiammazione delle ghiandole sebacee, portando alla formazione di calazi.

Legame blefarite, calazi e stress

Lo stress può contribuire alla blefarite cronica e al calazio, in quanto può causare l’infiammazione del corpo in generale. Inoltre, lo stress può compromettere il sistema immunitario, rendendo più difficile per il corpo combattere le infezioni.

Legame blefariti, calazi e alimentazione

La dieta può influire sulla salute degli occhi. Ad esempio, una dieta ricca di grassi saturi può aumentare la produzione di sebo dalle ghiandole sebacee delle palpebre, causando l’infiammazione del bordo delle palpebre. Inoltre, carenze di nutrienti come vitamine A e D possono compromettere la salute degli occhi.

Legame blefarite, calazi e sonno

La mancanza di sonno può aumentare lo stress e l’infiammazione nel corpo, compresa quella delle palpebre e delle ghiandole sebacee. Inoltre, il sonno è importante per la rigenerazione cellulare e la riparazione del corpo, quindi la mancanza di sonno può compromettere la capacità del corpo di combattere le infezioni.

Legame blefarite, calazi e microbiota intestinale e oculare

Il microbiota intestinale e oculare svolgono un ruolo importante nella salute degli occhi. Disbiosi intestinale, ovvero squilibri nel microbiota intestinale, può influire sulla salute degli occhi e causare infiammazioni.

Inoltre, squilibri nel microbiota oculare possono aumentare il rischio di infezioni e infiammazioni.

Legame blefarite, calazi e lavoro ufficio

Il lavoro d’ufficio può aumentare il rischio di blefarite cronica e calazio, in quanto le condizioni dell’ufficio come l’aria condizionata e l’illuminazione possono causare secchezza oculare e irritazione delle palpebre. Inoltre, l’uso di computer e dispositivi digitali può causare affaticamento degli occhi e secchezza oculare.

Legame blefarite, calazi e telefonini

L’uso eccessivo dei telefonini e dei dispositivi mobili può causare secchezza oculare e irritazione delle palpebre, aumentando il rischio di blefarite cronica e calazio. Inoltre, i dispositivi mobili emettono luce blu, che può causare affaticamento degli occhi e disturbare il sonno.

Blefarite cronica da farmaci

Alcuni farmaci possono contribuire allo sviluppo di blefarite e calazi come effetto collaterale. Ecco un elenco di alcuni di questi farmaci:

  1. Isotretinoina: un farmaco usato per trattare l’acne grave che può causare occhi secchi e infiammazioni della palpebra.
  2. Timololo: un beta-bloccante usato per trattare la pressione alta e il glaucoma, che può causare secchezza oculare e reazioni allergiche.
  3. Latanoprost: un farmaco usato per trattare il glaucoma che può causare irritazione della palpebra e infiammazioni.
  4. Antistaminici: questi farmaci sono usati per trattare le allergie e possono causare secchezza oculare e infiammazioni delle palpebre.
  5. Antibiotici topici: alcune persone possono sviluppare una reazione allergica a questi farmaci, che può causare infiammazione della palpebra e blefarite.
  6. Chemioterapici: alcuni farmaci usati nella chemioterapia possono causare irritazione degli occhi e delle palpebre.

È importante notare che questi farmaci possono avere altri effetti collaterali e che il rischio di sviluppare blefarite o calazi a causa di questi farmaci è basso. È sempre importante parlare con il proprio medico riguardo a qualsiasi effetto collaterale o sintomo che si manifesti durante l’assunzione di un farmaco.

Blefariti e calazi nei bambini

La blefarite cronica e il calazio possono verificarsi anche nei bambini, ma sono meno comuni rispetto agli adulti. La blefarite cronica nei bambini può essere causata da dermatite seborroica o infiammazione cronica delle ghiandole sebacee delle palpebre. I calazi nei bambini sono spesso causati dall’infiammazione delle ghiandole sebacee a seguito di un’infezione batterica. Molto spesso, infine, sono causati da alimentazione errata ricca di zuccheri.

Blefariti e calazi in portatori di lenti a contatto

I portatori di lenti a contatto hanno un rischio leggermente aumentato di sviluppare blefarite cronica e calazio. Ciò è dovuto alla possibilità di accumulo di batteri e sporco sui bordi delle lenti a contatto, che possono causare irritazione e infiammazione delle palpebre.

Cure classiche per blefariti croniche

Le cure classiche per la blefarite cronica includono:

Collirio per blefarite cronica e calaziosi

La cura della blefarite, specialmente cronica, non passa solo per i colliri, ma spesso bisogna intervenire su altri organi come spiegato in seguito.

Ecco comunque una lista di colliri comunemente usati per la blefarite cronica, con una breve descrizione:

    1. Collirio antibiotico: questi colliri contengono un antibiotico per combattere l’infezione batterica che può causare la blefarite cronica.
    2. Collirio antinfiammatorio: questi colliri contengono un farmaco antinfiammatorio per ridurre l’infiammazione delle palpebre.
    3. Collirio antistaminico: questi colliri contengono un antistaminico per ridurre il prurito e l’irritazione associati alle allergie oculari.
    4. Collirio lubrificante: questi colliri contengono sostanze lubrificanti per alleviare la secchezza oculare e ridurre il rischio di infezioni.
    5. Collirio a base di acido ialuronico: questi colliri contengono acido ialuronico, una sostanza presente naturalmente nel tessuto oculare, che aiuta a mantenere l’occhio idratato e a ridurre l’infiammazione.
    6. Collirio a base di corticosteroidi: questi colliri contengono un corticosteroide, un farmaco antinfiammatorio potente che può essere usato per ridurre l’infiammazione nelle palpebre, ma che deve essere usato solo sotto controllo medico a causa dei possibili effetti collaterali.

Colliri naturali per blefarite cronica

Ecco una lista di alcuni colliri naturali che possono essere utili per la blefarite cronica, da assumere solo dopo prescrizione medica:

  1. Collirio all’aloe vera: l’aloe vera ha proprietà antinfiammatorie e lenitive, e può essere utilizzata come collirio per ridurre l’infiammazione e il prurito delle palpebre.
  2. Collirio alla camomilla: la camomilla ha proprietà lenitive e calmanti, e può essere utilizzata come collirio per alleviare l’irritazione e l’infiammazione delle palpebre.
  3. Collirio all’euphrasia: l’euphrasia, nota anche come erba degli occhi, è tradizionalmente utilizzata per trattare problemi oculari come la blefarite. Può essere utilizzata come collirio per ridurre l’infiammazione e l’irritazione.
  4. Collirio all’acqua di rose: l’acqua di rose ha proprietà lenitive e antinfiammatorie, e può essere utilizzata come collirio per ridurre l’infiammazione delle palpebre e lenire l’irritazione.
  5. Collirio alla calendula: la calendula ha proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, e può essere utilizzata come collirio per ridurre l’infiammazione e prevenire le infezioni delle palpebre.

 

Cure naturali e fitoterapiche per blefariti croniche

Le cure naturali per la blefarite cronica includono:

  • Applicazione di impacchi sulle palpebre
  • Massaggio delicato delle palpebre per aiutare a rimuovere le croste e migliorare il flusso di sangue
  • Utilizzo di oli essenziali, come l‘olio di tea tree, noto per le sue proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, per la pulizia delle palpebre
  • Utilizzo di erbe come la camomilla per ridurre l’infiammazione e lenire le palpebre irritate
  • Aumento dell’assunzione di omega-3, come quelli presenti nei pesci grassi, per ridurre l’infiammazione

Necessario correggere anche la dieta con:

  • Riduzione dell’assunzione di zuccheri e cibi trasformati che possono causare infiammazione nel corpo
  • e assunzione di probiotici.

Non esiste una correlazione diretta tra i drenaggi degli organi emuntori e la blefarite cronica. Tuttavia, la teoria del drenaggio degli organi emuntori, anche chiamata medicina naturale, si  concentra sull’eliminazione delle tossine dal corpo attraverso gli organi emuntori, come il fegato, i reni, i polmoni e la pelle, per migliorare la salute generale del corpo e prevenire le malattie.

Ci sono molte erbe che possono essere utilizzate come fitoterapici drenanti, ossia per stimolare la diuresi e il drenaggio dei reni. Alcuni esempi includono:

  • Tarassaco: noto per le sue proprietà diuretiche e antinfiammatorie, può aiutare ad eliminare le tossine e l’acqua in eccesso dal corpo.
  • Ortica: anche questa pianta ha proprietà diuretiche e può aiutare a eliminare le tossine dai reni.
  • Pilosella: aiuta a stimolare l’eliminazione dell’acqua e dei sali minerali attraverso l’urina.
  • Equiseto: ha proprietà diuretiche e può aiutare ad eliminare l’acido urico dai reni.
  • Betulla: può aiutare a eliminare le tossine e l’acqua in eccesso dal corpo attraverso la diuresi.

Necessario anche intervenire sugli squilibri di organo generali come il fegato e l’intestino:

Alimentazione per blefariti e calazi

L’alimentazione può svolgere un ruolo importante nella prevenzione e nel trattamento della blefarite cronica e del calazio. In particolare, la riduzione dell’infiammazione nel corpo può aiutare a ridurre l’infiammazione delle palpebre e delle ghiandole sebacee. Alcuni cibi da includere nella dieta per ridurre l’infiammazione includono:

  • Frutti di bosco, come mirtilli e fragole
  • Verdure a foglia verde, come spinaci e cavoli
  • Pesci grassi, come salmone e tonno
  • Noci e semi, come noci, mandorle e semi di chia
  • Spezie come curcuma e zenzero

Inoltre, è importante bere molta acqua per mantenere idratati gli occhi e ridurre la secchezza oculare.

Dieta per blefariti e calazi, esempio

Di seguito viene fornito un esempio di dieta per due giorni per le blefariti e i calazi. Si tratta di un esempio generale, pertanto si consiglia sempre di consultare un medico o un dietista per una dieta personalizzata e adeguata alle proprie esigenze nutrizionali.

Giorno 1:

  • Colazione: 1 tazza di latte di mandorla, 1 banana, 1 cucchiaio di burro di mandorle.
  • Spuntino: 1 porzione di frutta fresca.
  • Pranzo: Insalata di quinoa con verdure a foglia verde, pomodori, avocado e condita con olio d’oliva e limone.
  • Spuntino: 1 yogurt greco con mirtilli freschi.
  • Cena: Pollo alla griglia con patate dolci al forno e broccoli.

Giorno 2:

  • Colazione: 1 tazza di tè verde, 2 uova strapazzate con spinaci freschi.
  • Spuntino: 1 porzione di verdure crude (carote, peperoni, sedano) con hummus.
  • Pranzo: Salmone al vapore con riso integrale e zucchine grigliate.
  • Spuntino: 1 porzione di frutta fresca.
  • Cena: Peperoni ripieni di carne macinata e riso, serviti con una porzione di verdure al vapore.

Questa dieta si basa principalmente

  • su alimenti integrali,
  • proteine magre,
  • verdure a foglia verde e
  • frutta fresca.

Gli alimenti processati, zuccherati o ricchi di grassi saturi sono evitati. Inoltre, si raccomanda di evitare alcolici e bevande gassate, in quanto possono peggiorare l’infiammazione dell’occhio. È importante bere molta acqua per mantenere il corpo idratato e ridurre l’infiammazione.

Si consiglia di discutere qualsiasi cambiamento nella dieta con un medico o un dietista per assicurarsi che sia adatta alle proprie esigenze individuali e non interagisca con altri farmaci o condizioni di salute.

Conclusioni

In conclusione, la blefarite cronica e il calazio possono essere causati da diversi fattori, tra cui allergie, stress, alimentazione e sonno insufficiente. È possibile prevenirli e trattarli con cure classiche, naturali e fitoterapiche e una dieta equilibrata. È importante consultare il proprio medico oculista per una diagnosi e un trattamento appropriati.

La blefarite e i calazi ricorrenti necessitano di una terapia generale oltre che locale.

La medicina sistemica multidisciplinare cerca di curare la persona nella sua interezza, al fine di migliorare la salute generale e, di conseguenze, anche le blefariti.

Di blefarite e calazi abbiamo già parlato ampiamente qui:

Bibliografia

  • Baudouin C, Messmer EM, Aragona P, et al. Revisiting the vicious circle of dry eye disease: a focus on the pathophysiology of meibomian gland dysfunction. Br J Ophthalmol. 2016 Nov;100(11):300-306.
  • Craig JP, Nichols KK, Akpek EK, et al. TFOS DEWS II definition and classification report. Ocul Surf. 2017 Jul;15(3):276-283.
  • Doughty MJ. Meibomian gland dysfunction: discussion of aetiology, diagnosis and management. Optom Pract. 2004;5(4):147-155.
  • Foulks GN, Bron AJ. Meibomian gland dysfunction: a clinical scheme for description, diagnosis, classification, and grading. Ocul Surf. 2003 Apr;1(3):107-26.
  • Goto E, Shimazaki J, Monden Y, et al. Low-concentration homogenized castor oil eye drops for noninflamed obstructive meibomian gland dysfunction. Ophthalmology. 2002 Jan;109(1):203-8.
  • Gupta PK, Stevens MN, Kashyap N, Priestley Y. Prevalence of meibomian gland dysfunction in a pediatric population. Cornea. 2010 Nov;29(11):1221-7.
  • Jester JV, Potma E, Brown DJ. PPARγ Regulates Mouse Meibocyte Differentiation and Lipid Synthesis. Ocul Surf. 2020 Oct;18(4):757-767.
  • Jones L, Downie LE, Korb D, et al. TFOS DEWS II management and therapy report. Ocul Surf. 2017 Jul;15(3):575-628.
  • Jie Y, Xu L, Wu YY, et al. Prevalence of dry eye among adult Chinese in the Beijing Eye Study. Eye (Lond). 2009 Apr;23(4):688-93.
  • Knop E, Knop N, Millar T, Obata H, Sullivan DA. The international workshop on meibomian gland dysfunction: report of the subcommittee on anatomy, physiology, and pathophysiology of the meibomian gland. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2011 Mar 30;52(4):1938-78.
  • Korb DR, Blackie CA. Meibomian gland diagnostic expressibility: correlation with dry eye symptoms and gland location. Cornea. 2008 Nov;27(9):1142-7.
  • Lee SH, Tseng SC. Rose bengal staining and cytologic characteristics associated with lipid tear deficiency. Am J Ophthalmol. 1997 Jan;123(1):70-8.
  • Lemp MA, Crews LA, Bron AJ, et al. Distribution of aqueous-deficient and evaporative dry eye in a clinic-based patient cohort: a retrospective study. Cornea. 2012 Jan;31(5):472-8.
  • Mathers WD. Ocular evaporation in meibomian gland dysfunction and dry eye. Ophthalmology. 1993 Dec;100(12):347-51.
  • Nelson JD, Shimazaki J, Benitez-del-Castillo JM, et al. The international workshop on meibomian gland dysfunction: report of the definition and classification subcommittee. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2011 Mar 30;52(4):1930-7.
  • Nichols KK, Foulks GN, Bron AJ, et al. The international workshop on meibomian gland dysfunction: executive summary. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2011 Mar 30;52(4):1922-9.
  • Pflugfelder SC, Tseng SC, Sanabria O, et al. Evaluation of subjective assessments and objective diagnostic tests for diagnosing tear-film disorders known to cause ocular irritation. Cornea. 1998 Jul;17(4):38-56.
  • Schaumberg DA, Sullivan DA, Buring JE, Dana MR. Prevalence of dry eye syndrome among US women. Am J Ophthalmol. 2003 Aug;136(2):318-26.
  • Shimazaki J, Goto E, Ono M, et al. Time-course of ocular surface and lacrimal gland changes in a new office worker with a history of contact lens use. Jpn J Ophthalmol. 2003 Jul-Aug;47(4):346-52.
  • Sullivan DA, Rocha EM, Ullman MD, et al. Androgen regulation of gene expression in the meibomian gland. Adv Exp Med Biol. 1998;438:327-33.
  • Sullivan BD, Evans JE, Dana MR, et al. Influence of aging on the polar and neutral lipid profiles in human meibomian gland secretions. Arch Ophthalmol. 2006 Oct;124(10):1286-92.
  • The definition and classification of dry eye disease: report of the Definition and Classification Subcommittee of the International Dry Eye WorkShop (2007). Ocul Surf. 2007 Apr;5(2):75-92.
  • Yokoi N, Bron AJ, Tiffany JM, et al. Reflective meniscometry: a new field of dry eye assessment. Cornea. 2000 May;19(3 Suppl):S37-43.
  • Ahmed S, Sulaiman SA, Baig AA, Ibrahim M, Liaquat Ali R. Antimicrobial Activity of Bee Collected Pollen Against Salmonella typhimurium. Jundishapur J Microbiol. 2015 Nov 21;8(11):e25945. doi: 10.5812/jjm.25945v2. eCollection 2015 Nov.

  • Kędzia B, Hołderna-Kędzia E, Kotarski J. Analysis of flavonoids in bee pollen and propolis by HPLC. Acta Pol Pharm. 2002 Jul-Aug;59(4):305-9.

  • Komosinska-Vassev K, Olczyk P, Kaźmierczak J, Mencner L, Olczyk K. Bee Pollen: Chemical Composition and Therapeutic Application. Evid Based Complement Alternat Med. 2015;2015:297425. doi: 10.1155/2015/297425. Epub 2015 Nov 2.

  • Li J, Zhang Z, Chen H, et al. Chinese bee pollen: botanical origin, nutritional value, bioactivities, and safety – a review. Food Rev Int. 2020;36(7):663-679. doi: 10.1080/87559129.2020.1762493.

  • Oršolić N, Bašić I. Immunomodulation by water-soluble derivative of propolis: a factor of antitumor reactivity. J Ethnopharmacol. 2003 Sep;88(1):33-7. doi: 10.1016/s0378-8741(03)00195-3.

  • Sforcin JM, Bankova V. Propolis: is there a potential for the development of new drugs? J Ethnopharmacol. 2011 Sep 1;133(1):253-60. doi: 10.1016/j.jep.2010.10.032. Epub 2010 Nov 5.

Blefariti, orzaioli e calazi cura e prevenzione

cure di blefariti, orzaioli, calaziosi ricorenti (cosa fare e come curarli) Blefariti e calazi, cura e prevenzione. Alimentazione  e dieta per blefariti.Spesso le blefariti e le blefarocongiuntiviti sono associate a calazi e a malattie della pelle come la rosacea o dermatiti. Inoltre l'intestino e la disbiosi intestinale sono un fattore che entra nella patogenesi delle blefariti.La cura delle blefariti dunque è complessa. Cura e prevenzione delle blefariti e dei calazi Blefariti e calazi, processi infiammatori delle ghiandole lacrimali palpebrali, affliggono molte persone. In questo articolo...

Ciclosporina in Vernal e Occhio Secco (dry eye)

La ciclopsorina collirio come terapia nelle Cheratocongiuntiviti Vernal e NELLA SINDROME DA OCCHIO SECCO Il collirio a base di ciclosporina è una ottima soluzione per alcune malattie oculari, come la sindrome da occhio secco, la vernal cheratocongiuntivite (VKC) la rosacea oculare. Si tratta di un collirio galenico, cioè preparato da alcune farmacie direttamente, anche se ora è presente un costosissimo (per l'ssn) preparato commerciale la cui prescrizione è possibile solo in reparti ospedalieri. Di seguito andiamo a capire di cosa parliamo analizzando la ciclosporina collirio più da vicino....

Autosiero (collirio con siero autologo)

L'autosiero contro l'occhio seccosiero autologo e siero eterologo collirio In questo articolo parleremo dell'autosiero (o siero collirio autologo), un derivato del sangue (emocomponente) molto utile per la terapia di alcune condizioni patologiche della superficie oculare. Siero collirio Il siero autologo, chiamato anche autosiero, è uno speciale collirio ottenuto tramite la centrifugazione del proprio sangue (che viene normalmente prelevato come per gli esami di laboratorio ematici), e contiene diversi fattori di crescita, tra cui fibronectina e vitamine che contribuiscono all’integrità...

Come curare gli occhi stanchi

Come curare gli occhi stanchi Come si possono curare gli occhi stanchi? Gli occhi stanchi sono un problema comune che può essere causato da una varietà di fattori, tra cui la mancanza di sonno, l'esposizione a luci intense, la visione prolungata di uno schermo o l'esposizione a sostanze irritanti. Occhi stanchi Sebbene non sia una condizione grave, avere gli "occhi stanchi"  può essere molto fastidiosa e può influire sulla qualità della vita. Fortunatamente, ci sono alcune cose che puoi fare per alleviare i sintomi e prevenire la comparsa di occhi stanchi.Occhi stanchi sono quelli che...

Camomilla per occhi

Collirio camomilla e occhi L'uso della camomilla per gli occhi è stato a lungo considerato un rimedio popolare per alleviare l'irritazione e il rossore. In effetti, alcune ricerche suggeriscono che la camomilla potrebbe avere proprietà anti-infiammatorie e calmanti, che potrebbero contribuire a ridurre i sintomi dell'irritazione oculare. Curare gli occhi con le piante inn modo naturale I composti botanici e gli estratti dalle piante sappiamo che possono essere utili in alcune patologie oculari come cataratta, diabete, congiuntiviti, blefariti, occhio secco.   Qui trovate il link che rimanda...

Stenosi e ostruzione vie lacrimali

ostruzione e stenosi vie lacrimali Le vie lacrimali sono dei piccoli canalini deputati al drenaggio delle lacrime. Una volta infatti prodotte dalle ghiandole lacrimali, principale e accessorie, le lacrime, dopo avere eseguito le loro funzioni, vengono allontanate dalla superficie oculare attraverso questi canali, sia con meccanismo passivo, quindi per gravità, sia con meccanismo attivo, attraverso il pompaggio dell'ammiccamento delle palpebre. Leggi anche: Lavaggio canale lacrimale Cosa succede se si chiudono le vie lacrimali Le vie lacrimali a volte si possono chiudere, restringere, o...

Blefarite

Blefarite e calazi associati a blefariti La blefarite è una infiammazione delle palpebre.Cause di blefariti, perché vengono, che sintomi danno e il loro legame con stress, alimentazione e microbiota. Introduzione: blefariti La blefarite è una condizione comune caratterizzata dall'infiammazione delle palpebre. Può essere causata da una serie di fattori, tra cui problemi dermatologici, allergie, batteri e infiammazione sistemica. In questo articolo esploreremo le possibili cause della blefarite e le terapie disponibili per il trattamento. Di blefarite e calazi abbiamo già parlato ampiamente...

Dieta priva di istamina per congiuntiviti allergiche alimentari

Allergie agli occhi e alimenti La dieta priva di istamina migliora spesso le congiuntiviti e le blefariti associate ad allergie alimentari o che hanno la causa in alcuni cibi.Ridurre l'istamina assunta con i cibi può aiutare a migliorare i sintomi delle infiammazioni oculari. Allergie agli occhi e alimenti- sintomi e cure Prima di leggere questo articolo che parla di allergie, occhi e legame con gli alimenti, consigliamo la lettura della pagina relativa all'inquadramento generale delle allergie oculari, che trovate in questo link. L'importanza della dieta corretta per gli occhi è descritta...

Occhi e palpebre gonfie

Occhi e palpebre gonfie: cause, cure e rimedi naturali L'edema palpebrale si manifesta con palpebre gonfie (occhi gonfi), e può essere causato da diverse condizioni patologiche. Può essere un sintomo di una malattia sistemica o una condizione oftalmica. In questo articolo, esamineremo le cause, i sintomi e le possibili terapie dell'edema palpebrale. Cause dell'edema palpebrale: occhi gonfi e palpebre gonfie Gli occhi gonfi (edema palpebrale) in realtà non sono  "occhi gonfi", ma palpebre gonfie. L'occhio infatti non cresce di dimensioni. Parleremo impropriamente di occhi gonfi intendendo...

Probiotici e occhi: retinopatia diabetica

Questo articolo  fa parte di una serie che riguarda prebiotici, probiotici e occhio, che trovate cliccando qui Probiotici cosa sono I probiotici sono microrganismi viventi non patogeni, che possono portare beneficio all'ospite se somministrati con continuità. Generalmente, le specie probiotiche appartengono ai generi Lactobacillus e Bifidobacterium con pochi ceppi di altri batteri lattici, Bacillus spp., Saccharomyces spp. ed E. coli. Si sono comunque identificate altre specie benefiche.  Abbiamo parlato dei probiotici a lungo in queste pagine (qui).  La differenza tra probiotici e...

Occhi, pelle e dermatologia

  Occhi, malattie pelle e dermatologia La pelle e gli occhi sono strettamente correlati dal punto di vista anatomico e funzionale. Entrambi sono esposti all'ambiente esterno e possono essere colpiti da una vasta gamma di malattie. In questo articolo, esploreremo alcune delle malattie degli occhi e della pelle che sono correlate e i fattori di rischio associati ad esse. Occhi e malattie della pelle Le malattie oculari possono essere causate da una vasta gamma di fattori, tra cui la genetica, l'invecchiamento, l'esposizione ai raggi UV e le malattie della pelle. Alcune delle malattie...

Chi siamo
Dott. Alberto Lanfernini – Oculista
Faenza – Ravenna 

Dot. Lanfernini Alberto

Chi Siamo
Dott.ssa Annalisa Moscariello – Oculista
Ravenna – Faenza – Pesaro

Dott.ssa Annalisa Moscariello Oculista