Sangue come autosiero collirio
nella malattia  occhio secco (dry eye)

Abbiamo già parlato del collirio autosiero, un particolare derivato del sangue che viene utilizzato da anni nelle sindromi dell’occhio secco, nelle erosioni ricorrenti corneali, nelle cheratiti neurotrofiche, e in altre condizioni critiche della superficie oculare (per esempio associate a autoimmunità). I motivi e le cause di occhio secco sono ampiamente spiegate in questa pagina (link – occhio secco cause), mentre le principali terapie le trovate qui (link – occhio secco terapie). Oggi scriviamo del sangue autologo usato al posto dell’autosiero, dal momento che studi scientifici suggeriscono questa possibilità. E’ davvero possibile instillarsi le gocce di sangue ottenute con una piccola puntura nel dito direttamente negli occhi? E’ un trattamento sicuro e valutabile quello del “sangue collirio” per migliorare il dolore nel dry eye?

Meccanismo di azione dei derivati del sangue nell’occhio  secco

Innanzitutto ricordiamo che questi tipi di preparati, usati  frequentemente dai malati affetti da dry eye, hanno la capacità di spezzare il circolo infiammatorio, producendo miglioramenti clinici sintomatologici. Schematizzando l’azione del siero autologo collirio si esprime andando a interferire con le conseguenze dello stimolo infiammatorio:

  • stimolo infiammatorio (trigger)
  • aumento della osmolarità lacrimale
  • riduzione mucine, alterazione proprietà viscoelastiche
  • tossicità di una lacrima iperosmotica
  • infiammazione, flogosi, aumento suscettibilità alle infezioni
  • apoptosi cellulare locale
  • sostegno infiammatorio immunomediato con aumento delle interleukine pro-infiammatorie e squilibrio dei TH17 e TReg.

    Dolore nell’occhio secco e del sangue

Il dolore nell’occhio secco può essere molto intenso per alcuni pazienti (i meccanismi del dolore nell’occhio secco e il perchè c’è dolore nell’occhio secco li trovate qui), per cui gli oculisti sono sempre alla ricerca di soluzioni che possano alleviare il fastidio del dry eye. Oltre alle classiche terapie antiinfiammatorie, con colliri cortisonici, fans, lubrificanti, riepitelizzanti, ci sono terapie di secondo livello, quali l’autosiero e la ciclosporina (su ciclosporina trovate tutto in questa pagina) E’ chiaro che purtroppo talvolta anche queste terapie falliscono o sono soltanto parzialmente efficaci. Il quadro di occhio secco infatti andrebbe previsto e prevenuto, per quanto possibile, eliminando i fattori sistemici che lo possono indurre  (oculistica multidisciplinare), non solo curato quando il quadro è compromesso (facile a dirsi, difficilissimo nella pratica).

Il sangue come siero autologo
Fingerpick autologous blood in dry eye

Dicevamo dunque che vari studi hanno valutato  l’efficacia di somministrazione diretta di gocce oculari autologhe (cioè di se stessi) del proprio sangue. Avete capito bene. Il trattamento è stato effettuato tramite l’instillazione diretta di sangue ottenuto tramite un “picco” del dito, un po’ come si fa per gli esami glicemici correntemente. I pazienti non rispondenti alle normali terapie per la secchezza oculare che sarebbero dovuti ricorrere al siero autologo collirio, hanno proceduto quindi all’instillazione del proprio sangue quattro volte al giorno per 6 mesi, con un follow up mensile, in un recente studio pubblicato su Cornea nel settembre 2021.

Parametri lacrimali
Schirmer test, But test

I parametri lacrimali sono indici di secchezza oculare, purtroppo non sempre correlati alla intensità del disturbo. I principali test, correntemente misurati negli ambulatori oculistici, sono lo Schirmer test e il But Test. Il primo dà indicazione della quantità lacrimale, mentre il secondo della stabilità dello strato lipidico (viene detto tempo di rottura). Altre informazioni sui test lacrimali le trovate a questo link.

Risultati del sostituto dell’autosiero
tramite sangue autologo

I risultati dello studio del 2021 sono stati sorprendentemente positivi. C’è stato infatti un miglioramento significativo di tutti i parametri lacrimali, senza alcun evento avverso. La conclusione quindi è che la terapia con goccia di sangue autologo potrebbe essere un valido sostituto dell’autosiero. Ricordiamo che il siero collirio per essere preparato richiede lunghe procedure e prelievi fastidiosi di sangue. In questo modo si potrebbe eliminare la componente procedurale che rende l’accesso a questa terapia attualmente difficoltoso. L’alternativa, per evitare i fastidi dovuti al salasso, è considerare il siero da donatore (qui). 

Perché funziona il siero autologo e il sangue autologo
Complicanze del sangue autologo per l’occhio secco

E’ stato dimostrato che le lacrime contengono fattori nutrienti che mantengono in salute la superficie oculare, favorendo la rigenerazione dell’epitelio. La composizione del sangue, e dell’autosiero, è ricca di queste sostanze, motivo per cui il beneficio di queste instillazioni è spesso sorprendente. Ovviamente nel sangue i fattori di crescita sono meno concentrati rispetto all’autosiero e non è un trattamento stabile e ripetibile in termini di composizione ematica. Del resto, da un punto di vista di complicanze ,anche se  la maggioranza degli studi non ne riporta, in teoria è possibile che il contatto ravvicinato tra dito e occhi porti a infezioni. E’ necessario quindi pulire con alcool il dito prima di eseguire il prelievo.  Nel sito della puntura, in aggiunta, ci possono essere lesioni (es. neuromi traumatici) vista la grande quantità di punture del dito consegnate (448 punture del dito in 8 settimane). Le complicanze, infine, a lungo termine non sono valutate. Nonostante tutto è possibile che in caso di necessità queste terapie siano valutabili con il proprio oculista. Sono necessari però comunque altri studi per approfondire  e declinare a fondo la questione per un uso diffuso.

 Quando si usa il siero autologo (autosiero)

Per concludere riportiamo quanto già scritto in altra pagina, cioè le indicazioni principali per la prescrizione di autosiero:

Tutte le altre informazioni su autosiero collirio le trovate in questa pagina (link)

Riferimenti bibliografici:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28245347/

https://journals.lww.com/corneajrnl/Abstract/2021/09000/Fingerprick_Autologous_Blood_in_the_Treatment_of.8.aspx

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5733283/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5811701/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5345890/

 

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