Artemisia e assenzio
I composti botanici e gli estratti dalle piante sappiamo che possono essere utili in alcune patologie oculari come cataratta, diabete, congiuntiviti, blefariti, occhio secco. In questa pagina parleremo della Artemisia o Assenzio maggiore e dei suoi dimostrati effetti farmacologici. Qui invece trovate il link che rimanda ad alcuni composti naturali dagli effetti benefici sugli occhi.
L’indice delle sostanze botaniche trattate nel sito lo trovate qui.
Artemisia e assenzio
L’artemisinina, è un lattone derivato dalla pianta di assenzio dolce ( Artemisia annua), che è un’erba tradizionale cinese che è stata universalmente utilizzata come agenti antimalarici per molti anni. Pare che abbia numerose altre proprietà e sia efficace in tumori, malattie autoimmuni, infezioni virali e altre infezioni correlate ai parassiti,malattie infiammatorie avendo inoltre effetti antiossidanti, antinfiammatori, anti-apoptotichi e antieccitotossici. Anche per gli occhi potrebbe essere utile. Del resto abbiamo visto altri elementi naturali che potrebbero avere effetto protettivo su patologie, come lo Zafferano per la cataratta attraverso l’inibizione della proteolisi (trovate tutto QUI). Inoltre anche la Propoli ha effetti benefici sull’occhio, come del resto la Curcuma (QUI) e altre sostanze che trovate nella sezione alimentazione e occhio. Ovviamente tutte queste sostanze non vanno a sostituire le normali terapie mediche necessarie per le varie malattie oculari.
Artemisia e malaria, ma non solo
RIconosciuta per la prima volta in cina nel III secolo D.C. da un medico per le sue proprietà antipiretiche, attualmente i suoi effetti paiono molto più estesi e comprendono funzioni protettive nelle infezioni parassitarie non malariche, proprietà antivirali e antifungine, antitumorali, oltre agli effetti antinfiammatori e antiallergici. Potrebbero anche avere effetti antidiabetici.
Artemisine come antiossidanti
I meccanismi di azione, dovrebbero essere (isolati e combinati): 1) stress ossidativo, 2) induzione dell’apoptosi, 3) inibizione dell’angiogenesi, 4) arresto cellulare ciclo in G 0 / G 1.
Artemisine e stress ossidativo
Inibizione apoptosi della Artemisia
L’apoptosi, o morte cellulare programmata, è un sistema che fa morire la cellula tramite due vie: enstrinseca e intrinseca. Le artemisinine potrebbero innescare la morte cellulare per apoptosi attraverso entrambe le vie.
Assenzio e inibizione angiogenesi
Altro effetto delle artemisine sarebbe l’inibizione dell’angiogenesi aberrante nell’azione. Ricordiamo che l’angiogenesi è presente nella degenerazione maculare umida e nella retinopatia diabetica, così come nel glaucoma neuovascolare, per cui è un effetto che potrebbe tornare utile agli oftalmologi.
Arresto ciclo cellulare
Le artemisine arrestano il ciclo cellulare in fase G1/G0, per cui potrebbero avere applicazioni in campo anti-tumorale.
Artemisine come cura naturale nelle malattie oculari
Vediamo ora le possibili applicazioni in campo oculistico.
Artemisia e uveiti
L’uveite è l’infiammazione dell’uvea. Essendo le artemisine antiossidanti e modulanti della infiammazione potebbero tornare utili in queste patologie. Ci vogliono però ulteriori studi.
Malattie neurodegenerative retiniche e Assenzio
La degenerazione maculare senile (AMD), la retinopatia diabetica (DR) e l’occlusione dell’arteria o della vena retina potrebbero trarre beneficio dagli effetti neurogenici dell’artemisinina. Ci sarebbe un meccanismo protettivo grazie alla soppressione dello stress ossidativo nelle cellule dell’epitelio pigmentato retinico.Questi risultati recenti fanno tutti luce sul valore terapeutico promettente dell’artemisinina come farmaco candidato per il trattamento di molti disturbi neurodegenerativi della retina. Ci vorranno comunque molti studi di approfondimento.
Neovascolarizzazione e degenerazione maculare
La neovascolarizzazione retinica e corioretinica (maculopatia umida, clicca QUI per ulteriori informazioni) è una delle principali cause di cecità al mondo. Attualmente le forme essudative si curano con le iniezioni intravitreali di Anti-VEGF. Purtroppo non sono sempre efficaci, e spesso vi sono ricadute. Essendo le artemisine anti-angiogenetiche,per induzione apoptotica delle cellule endotaliali vascolari e sovraregolazione degli inibitori angiogenetici ,potrebbe essere in futuro presa in considerazione come terapia come nuova opzione di trattamento per malattie vascolari retiniche come AMD, DR, arteria retinica o occlusione venosa, specialmente se somministrato per via intravitreale o formulato in colliri. Ancora però nulla è in commercio.
artemisine a che punto siamo?
Nonostante siano potenzialmente molecole importanti, le artemisine necessitano di molti studi ulteriori prima di potere essere applicate per la terapia.
Photo di Sheila Brown da PubblicDomainPictures.net
Dott. Alberto Lanfernini – Oculista
Faenza – Ravenna – Riolo Terme – Pesaro
Dott.ssa Annalisa Moscariello – Oculista
Ravenna – Faenza – Pesaro